Usi e costumi del clacson


Mi han detti di prepararmi alla povertà, mi han detto di prepararmi al caldo torrido, mi han detto di prepararmi al cibo… ma non mi avevano detto di prepararmi ai pazzi che portano le macchine. Cioè tutti.

Macchinine, api, jeep e anche pullman… centinaia di ste cose che invadono le strade senza nessuna regola precisa.

Auto che invadono la corsia opposta senza fare una piega. Sorpassi in curva. Pedoni che rischiano la vita ad ogni attraversamento di strada.

Tutto questo con una sola costante: il clacson.

Il clacson in  Italia si usa solo in rare occasioni, quando vuoi insultare qualcuno: suoni il clacson così attiri l’attenzione della vittima e poi giù di bestemmie dure. Certo, un rullo di tamburi sarebbe stato più adeguato, ma ci accontentiamo di quello che abbiamo.

In India il clacson lo usi per comunicare:

– Stai facendo un sorpasso azzardato? Suoni il clacson per avvisare la macchina sorpassata, che educatamente risponde con una clacsonata.

– Devi fare una curva cieca? Suoni il clacson e se non ottieni risposta vai giù di freno a mano.

– Vedi che di fronte a te qualcuno prova il sorpasso nel senso opposto? Suoni il clacson per avvisare che stai per accelerare in modo da provocare un bel frontale, e in risposta si ottiene una clacsonata e un bel taglio di strada alla macchina che stava sorpassando.

– Sei nel bel mezzo del nulla su strada dritta con nessuno nel giro di km? Suoni il clacson per vedere se funziona, e se ti piace suoni a ritmo della tua canzone preferita.

– C’è un pedone che attraversa? Suoni il clacson a frequenza sempre maggiore proporzionalmente alla distanza con l’obiettivo. Il bello è che il pedone non si toglie, non corre, continua dritto per la sua strada guardando il guidatore negli occhi. Quando l’obiettivo è stato mancato, un colpo di clacson saluta il sopravvissuto.

Il clacson ti accompagna durante il viaggio come il rumore del motore e la puzza dei gas di scarico. Riconosci che sei in una città in India perchè senti solo clacson a km di distanza.

Se questa filosofia del clacson arriva anche in Italia, si sentiranno solo bestemmie?


14 risposte a “Usi e costumi del clacson”

  1. Il guidatore aumenta la frequenza del clacson all’approssimarsi del pedone per ottemperare alla legge dell’effetto Doppler 😀

  2. dalla mia esperienza di un anno di Bari posso dirti che:
    una volta ero fermo a piedi a un semaforo, un tipo in macchina aspettava che scattasse il verde, appena è scattato ha suonato il clacson.
    tutto normale, se non fosse che il tipo era il primo della fila e non aveva nessuno davanti a se. -_-‘
    secondo me è partita da Bari questa roba.
    e viva lu purp rrizzat!
    daje

  3. Oggi ti ho pensato: una donna indiana che portava per mano i suoi due (due!) figli ha attraversato come un fulmine senza curarsi minimamente dell’auto che arrivava. La mia. è vero cHe era sulle strisce; è vero che andavo piano. MA SI è BUTTATA CON FARE SUICIDA! SUICIDA!

  4. tan, ma dove diavolo sei finito?? 🙂
    Scusate, non vorrei fare lo sue don della situazione, ma per compensare l’ effetto doppler bisognerebbe abbassare la frequenza del clacson… Vabbè la smetto, scusate. È che ho guardato troppo the big bang theory 😉

  5. Ma che cazzo di “sue don” , io volevo scrivere “sheldon” dannato correttore automatico di stocazz!!!!

  6. ma Tan.. se viaggi in c.so Palermo è uggualle uggualle…. 🙂
    Pubblica una cartina con gli spostamenti… così ci sembrerà di essere in aereo con te 🙂

    tanti baci! e buen viaje

  7. più o meno come a petilia.
    si usa anche per salutare chi incontri per strada..in piazza,domenica dopo messa,saluti tutti.

  8. daiii allora mettiamoci sotto pec brevettiamo il clacson portatile per pedoni e vendiamolo in india al prezzo delle patate!!

  9. @pec-sheldon: mai parlato di compensazione. “Il guidatore aumenta la frequenza del clacson per ottemperare alla legge dell’effetto doppler”. L’intento è ovviamente scherzoso, l’effetto si verifica senza bisogno che sia il guidatore a variare la frequenza. Bazinga! 😀

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