Sono passato da KL, una citta’ caotica, inquinata, afosa, piena di macchine, moto,. pullman, cinesi, indiani, malesi, americani, francesi, tedeschi, canadesi, gatti, ristoranti, ambulanti, venditori di scarpe, di magliette, di binocoli, di souvenir, di massaggi ai piedi (e non solo), di mcdonald, di kfc, di 7eleven, di subway, di negozi italiani…

per arrivare in un posto dove… in un posto che… come dire… uhm…

immaginate il nulla, il nulla piu’ vuoto che potete immaginare.

Ecco, da un lato ci mettete il mare, ma niente di memorabile, anzi… perche’ altrimenti non sarebbe piu’ nulla. Dall’altro lato ci mettete ristoranti senza ristoratori ne’ avventori, guesthouse apparentemente disabitate, negozi con nessun acquirente… ecco, io sono li’ adesso. E sto posto ha anche un nome: Cherating.

Ieri camminavo per strada e sembrava di essere in una citta’ fantasma.. mi aspettavo che da un momento all’altro una balla di fieno attraversasse la strada.

Eppure i locali ci sono… ma dove? E i turisti anche… almeno 2 erano nel mio stesso pullman… pullman che ci ha lasciati a 15min a piedi da sto paesello, e gia’ da quello dovevo capire che il posto non e’ frequentatissimo 😛

La sera sono andato in un bar sulla spiaggia e almeno le’ c’era qualcuno: ben 5 persone… il barista mi ha detto: qua non c’e’ niente da fare… (ahbeh… checulo)… solo durante i monsoni viene gente, perche’ qui ci sono le onde adatte a fare surf…

ok… io non faccio surf… non e’ ancora periodo dei monsoni… bene… che ci faccio qui??

E’ vero che al caos di KL preferisco la tranquillita’.. ma questa non e’ tranquillita’, questa e’ desolazione!

Domani credo di andare via, direzione Pulau Kapas… anche se Mario insiste che lo raggiunga li’ nelle Filippine… meglio non pensarci