Sono arrivato in Laos, pre la precisione a Luang Prabang, che è la città più importante nel nord della nazione. Mi accoglie un bel sole e 30 gradi, e la piacevole notizia che è iniziata l’alta stagione e quindi i prezzi sono tutti almeno raddoppiati. Olè.
Luang Prabang è una cittadina tranquilla, niente a che fare con il caos di Hanoi. Ci sono i motorini, ma uno ogni tanto. Ci sono le macchine, ma una ogni tanto. In compenso ci sono molte bici, per lo più guidate da turisti che così girano più velocemente la città.
In un momento di euforia paradossa ho deciso anche io di prendere la bici, ma non per fare il giro turistico come gli altri, ma per andare a vedere le cascate di Kuang Si. A 36 km dalla città.
Vorrei capire da dove m’è arrivato tutta sta ventata di entusiasmo che m’ha portato a fare sta minchiata… fatto sta che 36 km sono tanti, e con le salite sembrano ancora di più… Fortunatamente parto la mattina, quando è ancora fresco e nuvoloso, altrimenti sarei morto.
La cosa più bella di sto viaggio estenuante è stata che i ragazzini, vedendomi arrivare, smettevano di fare quello che stavano facendo per mettersi a bordo strada e darmi il cinque quando passavo… mi sono sentito al tour de france 😛
Arrivo alle cascate stanco morto, visito il parco dove stanno… belle sono belle, però ancora devo capire perchè non ho fatto come tutti gli altri che sono venuti col pulmino o in scooter. Vabbè… dopo il giro turistico e qualche foto, vado a mangiare e mi rimetto in marcia per tornare in città… altri 36 km.
All’inizio di una salita bella ripida (all’andata era una discesa fighissima che ho fatto senza mai frenare… meno male che non passava nessuno :-P), scendo dalla bici e me la faccio a piedi, le gambe non ce la facevano più.
Oggi risento ancora dei dolori della brillante idea di ieri, e anche per fare 3-gradini-3 mi devo fermare a riposare perchè le gambe mi fanno male (e non solo le gambe…).
Domani lascio Luang Prabang per andare a Vang Vieng. Di Luang Prabang mi piace che il tempo scorre lentamente, tutti se la prendono con calma e addirittura il pomeriggio i negozi/ristoranti chiudono (cosa che non ho mai visto da nessuna parte da quando ho iniziato sto viaggio). Sti laotiani so’ bradipi come me… mi piacciono 🙂
Pure qua si mangia riso fritto… noodle soup… pesce alla griglia.. le solite robe che mangio da quando ho lasciato l’India. In compenso ci sono le bancarelle con i paninari e in alcuni posti vengono anche le torte. Buonissime. Una cosa buona l’ha fatta sti francesi 😛
5 risposte a “Sabadì (che vuol dire ciao)”
E bravoTan! via alla Bersagliera!!!!!
PS ma sempre Sabadì vuole dire ciao oppure solo ieri???? Guarda che se domani ti dicono Lundì non stanno salutando eh
vedo come mi salutano oggi e verifico 😛
ci sono anche lì i porcari dei murazzi??? fiiico, ogni posto è paese, ma stai attento che non ti freghino la bicicletta!
ma noooo, guarda che sabadì vuol dire sabato, è chiaro!
🙂
voglio il video dei bambini che ti danno il cinque mentre fai il tour del laos!!!