Goodnight, have a nice day


Iniziamo dal fondo: sono a Pakse, sono arrivato stamattina alle 6 da Vientiane ed ho viaggiato in uno sleeping bus.

Sleeping bus laotiano che è diverso dallo sleeping bus vietnamita: in vietnam ogni passeggero aveva il suo loculo, corto per me, con lo schienale reclinabile ma che comunque rimaneva sempre leggermente inclinato, perchè nello spazio sotto la tua schiena ci andranno i piedi del passeggero dietro di te. In Laos invece i posti nello Sleeping bus (almeno per la mia unica esperienza) sono veri e propri lettini… ad una piazza, ma dove ci devono stare due persone.

I laotiani son piccoli e magari loro ci dormono bene.. ma io???

Vabbè, dopo aver peregrinato nel pullman alla ricerca del mio posto, e dopo che m’hanno fatto spostare perchè nel mio posto a due ci volevano mettere una coppia, finalmente mi sistemo a fondo pullman, dove ci dormono 5 persone. Insieme a me ci sono 3 persone di Bra ed un laotiano, Gian (cioè.. io ho capito Gian, ma chissà che m’ha detto… forse forse, ora che ci rifletto, mi ha detto Chan, che è più plausibile di Gian) che in 20 minuti di conversazione m’avrà ripetuto 60 volte “Goodnight, have a nice day” e mi ha mostrato tutte e 196 foto sul suo cellulare. Parlava ‘small english’ ma mi stava simpatico, rideva sempre e aveva la voce di un ragazzino (anche se m’ha detto di avere 25 anni). Gli piace il calcio.. e bon, non siamo riusciti a parlare d’altro. Goodnight, have a nice day.

A Vientiane, la capitale del Laos, ci son rimasto un paio di giorni. Caldo secco, col sole che picchia forte… e mi son trovato lì l’ultimo giorno del That Luang festival (che si tiene ai primi di Novembre quando c’è la luna piena): una festa che si tiene vicino al tempio That Luang dove ci sono un sacco di bancarelle, un sacco di rumorosissimi palchi, e settordicimile monaci che.. chiedono soldi. E chissà quanti ne han fatti, se pure io ho fatto una donazione e in cambio ho ricevuto un braccialetto e una specie di benedizione (spero).

Per il resto Vientiane non ha molto da offrire se non tranquillità, tramonti sul mekong e qualche tempio. Forse i turisti ci vanno anche per fare meditazione… ma uscito dall’India me passata la voglia di provare la meditazione (voglia che m’è durata 5 min a McLeod Ganj e che s’è dissolta alla prima goccia monsonica).

Ora sono a Pakse, che è una città di passaggio: le gente si ferma qui una notte se viene o se va in Cambogia, per spezzare il viaggio.

E’ così tranquilla che magari ci rimango un paio di giorni in più, e nel frattempo me ne vado in giro a vedere le cascate qua intorno (ormai vado solo alla ricerca di templi e cascate… e i templi m’hanno pure stancato).

Il sole picchia pure qui… e nel primo pomeriggio non si può stare in giro.

“Alla contr’ora bisogna stare in casa”… saggezza popolare.

 


7 risposte a “Goodnight, have a nice day”

  1. “Vai a giocare davanti a casa tua”… anonimo nella controra
    Almeno ti stai asciugando le ossa dopo tutti quei tornado…

  2. Bello il restyling del blog! Soprattutto il logo… Fossi in te lo registrerei così ti appare anche il tm piccolino in alto!!!

  3. tanilo says: “Insieme a me ci sono 3 persone di Bra ed un laotiano, Gian”.
    3 persone di Bra?!?!?!? Bra in Piemonte, in provincia di Cuneo, dove fanno “cheese” ?!? e che ci facevano lì ?

  4. quello l’avevo capito, mi pareva strano che tutti e 3 li avessi beccati sullo stesso bus :-D… è un po’ la stessa probabilità di sederti di fianco alla squadra svedese di abbronzatura 😛

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