E mi sono fatto una settimana in turchia
E mi sono fatto più ore in pullman a dormire, che in un letto vero
E ho visto un bel po’ di cose
E mi pare il momento di partire verso un’altra meta
E mo la smetto con ste frasi??
Bon…
Il treno orienTan-express è arrivato a Istanbul da manco un giorno, che già son di nuovo in viaggio.
Insieme all’Allegra Famigliuola privata per l’occasione dell’unica lavoratrice, siamo andati a visitere Edirne, a nord di Istanbul perchè ci sono delle belle moschee (dicono). E infatti non deludono le attese. Abbiamo anche assaggiato la prelibatezza locale: fegato fritto e cipolle crude. Delicatissimo!
Senza nulla togliere a Edirne, quello che non dimenticherò mai della giornata è stato il ritorno a Istanbul nel parcheggio dei pullman: 3 piani sotterranei pullulanti di pullman e gente che non vede mai il sole. Un girone infernale. In sto posto s’è creato un universo indipendente sotto il livello della strada dove trovi fruttiendoli, lavanderie, bar… incredibile.
Il giorno successivo gita con la barchetta ad una delle prince’s islands.
La sera ho preso il pullman e me ne sono andato a pamukkale a vedere sta montagna bianca dentro un paesaggio bruno. E sulla cima di sta montagna ci sono i resti dell’antica città di Hierapolis… molto suggestivo. Nelle vasche si può camminare solo a piedi nudi, e per tutta la giornata l’unica cosa che si sente sono le urla dei guardiani: “NO SHOES!!” 😛
Altra notte in pullman per tornare a Istanbul a ritirare il visto indiano e poi di nuovo in pullman per raggiungere Antalia dove avrei re-incontrato l’allegra famigliuola.
In pratica ho “dormito” 3 notti in pullman… una squisitezza!
Da antalia, con dei minibus sgarrupati arrivo a Olympos, dove trovo l’allegra famigliuola spaparanzata sotto un gazebo ad aspettarmi. Bella la vita!
Finito di mangiare.. ci andiamo a fare un tuffo al mare. Posto stupendo, paesaggio intorno fantastico, ma la spiaggia era fatta di lapilli e non sabbia… IO VOGLIO LA SABBIA!!!! Comunque niente foto… mi son preso mezza-giornata di relax.
La sera andiamo a Chimaera, vicino ad Olympos. Dopo una passeggiatina sellegrissima all’imbrunire su un sentiero che sale il dorso della montagna, arriviamo in un punto dove sgorgano in modo naturale… fiamme!
In sto posto ci sono falò naturali che ardono da secoli… si spengono e si accendono autonomamente. Uno spettacolo incredibboli… sai quanta carne arrosto si può fare lì?!? non devi portarti manco la carbonella!!! bisogna ritornarci attrezzati 😛
Scendiamo dalla montagna che è notte fonda, e ce ne torniamo a olympos dove, dopo aver convinto una guardia che noi non siamo cattivi anche se andiamo in giro con un barbuto (io), ritorniamo sulla spiaggia della mattina dove entriamo in acqua dove assistiamo alla comparsa degli yacamoz! Agitando l’acqua compaiono queste piccole lucine fosforescenti che piano piano si spengono… non saprei come fotografarle.. si possono solo ammirare. Bellissimo! Peccato solo per la luna che attenuava l’effetto, e per il vento freddo che ci ha fatto desistere dal farci un bagno… sarebbe stato unico tuffarsi e ritrovarsi circondati da centinaia di queste piccole lanternine.
Il giorno successivo raggiungiamo in auto Demre, paesotto turco che è famoso per avere la prima vera casa di San Nicola, che poi è andato a Bari a fare lo stadio, e successivamente costretto dalla CocaCola a vestire di rosso e andare a vivere nel freddo della Lapponia.
Vicino Demre c’è il sito archeologico di Myra, con sta immensa necropoli scavata nella roccia.
Dopo Demre siamo andati a tuffarci a Patara, una spiaggia lunga 20 km DI SABBIA!!! YEAHH!!! La particolarità di sta spiaggia è che è il luogo dove le Caretta-Caretta vengono a deporre le uova (e infatti dopo le 8 di sera cacciano tutti).
Con un ultimo sforzo sabbiamo lasciato Patara e siamo andati a Saklikent, dove c’è un fiume che attraversa una montagna spaccata. Sto fiume si può rilasire, facendo attenzione alla rapide, fino a giungere alla cascata che lo crea (in tutto dovrebbero essere 18km…)
Dormiamo a Saklikent su delle casette costruite sugli alberi.. come Tom Sawyer 😛 e il mattino dopo iniziamo il nostro viaggio dentro la montagna. Acqua gelida all’inizio ma poi pian piano più calda… rapide, sassi, cascatine.. un po’ complicato in certi punti, ma da fare… e ce l’hanno fatta anche i miei genitori, che ci hanno accompagnato in sta scarpinata. Grandissimi anche loro!
Non siamo arrivati alla cascata per mancanza di tempo, perchè dovevamo tornare ad Antalya per prendere pullman e aerei che ci avrebbero riportato a Istanbul, ma ci ritornerò e arriverò alla cascata! Si si 😛
Dopo Saklikent passiamo da Xanthos, giusto per vedere altre rovine che non guastano mai, tanto ogni 5 km c’è un sito archeologico in Turchia..
Arrivati ad Antalya, prendo il pullman (ma va?) che mi riporta ad Istanbul, dove dormo una notte e mi preparo al mio prossimo viaggio: l’India!
4 risposte a “Gite fuori porta (d’oriente)”
madonna che lungo… poi leggo :).
intanto complimenti per le foto della turchia, piaciute molto!
ma come l’India… e saltiamo tutta la Siria, Iran, Pakistan??? 😀 non vale, solo perchè c’è qualche militare qua e là schierato 😛
di questo passo a settembre sei già a Torino!!
il fuoco autoalimentato è fatto di petofiamma?
… non ti vorrei deludere ma gli yacamoz, alias plancton, lo riesci a vedere anche alla torretta o al mare tuo! Basta scendere quando è buissimo e smuovere l’acqua. Io mi ricordo di averlo visto.
yacamoz
yacamoz
yacamoz
🙂