A Valença non c’è niente, se non il porto da dove partono i traghetti per le isole vicine che sono meta turistica.
Il primo giorno siamo andati a Morro de Sao Paulo. Ci siamo andati perché tutti ci han detto che è un posto bello e che dovevamo assolutamente andarci.
Va bene, andiamo.
A Morro è pieno di turisti. Di argentini e uruguaiani principalmente.
È pieno anche di ristoranti italiani, ma di quelli è pieno il mondo.
Morro mi è sembrata Ibiza. Io a Ibiza non ci sono mai stato, ma me la immagino così: delirio di gente, alcool a fiumi, musica a palla.
Forse l’età per Ibiza è passata, qui volevo sgozzare un po’di gente per il troppo casino.
Morro è area protetta. Così protetta che per entrare bisogna pagare la tassa di protezione che serve a mantenere intatta la bellezza di quel pezzetto di isola. Così protetta che stanno costruendo alberghi ovunque. Così protetta che stanno costruendo uno stradone che taglia l’isola per poter permettere di raggiungere facilmente le spiagge più fighe, ora raggiungibili solo con la barca.
Meno male che abbiamo pagato la tassa per la protezione dell’area, non vorrei che fosse rivista dalla cementificazione selvaggia.
Il giorno dopo altro traghetto, stavolta per Gamboa. Cittadina di pescatori, con meno turismo. Anche qui pieno di argentini.
A Gamboa ci vai perché costasse meno di Morro, costa meno che arrivare a Morro col traghetto, e puoi arrivare a piedi a Morro lungo la costa. Se la marea non ha fatto sparire la costa.
Noi abbiamo provato a fare il percorso, ma quando l’acqua ha iniziato ad alzarsi siamo tornati indietro. E comunque ci siamo bagnati fino alla vita.
A Gamboa c’è anche una montagna che sta franando. Ci sono un bel po’ di cartelli che ti avvisano che la montagna è pericolosa. Sta lentamente franando.
La gente segue attentamente i consigli dei cartelli, infatti ai piedi della montagna è pieno di persone che si fanno i fanghi nella “argilla medica”, rendendoli di colori che vanno dal giallo al rosa. Tutta argilla che proviene dalla montagna. Che sta franando.
L’ultima sera a Valença l’abbiamo passare a bere birra.
Se sei in Brasile devi bere birra, a ogni ora. Una birra da 600ml da dividere tra tutti. Finita una, avanti con l’altra.
In Brasile siamo bevendo tanta birra. Troppa.
[Not a valid template]
[questo post l’avevo scritto ieri ma poi la connessione è saltata e me la sono presa in der posto. L’ho riscritto adesso, un po’ stanchino… Maledetto wifi gratis a tempo]
Una risposta a “Traghetti”
Ciao Tanilo, torna a casaaaa