Ho lasciato la tranquillità di Samaipata e sono andato a Sucre.
Sucre è la capitale della Bolivia. L’ho scoperto qui.
Non è La Paz.
La capitale della Bolivia è Sucre.
Ho dovuto fare sto viaggio per impararlo.
Sucre è una città tranquilla, con un centro ben curato e vie strette a senso unico.
Sarebbe carino passeggiare per queste viuzze, se non fosse per lo smog creato dall’infinità di macchine che ci sono in città.
La città non offre molto, c’è solo qualche chiesa da visitare ma non è granchè.
Domenica, con un francese, siamo andati alla vicina Tarabuco, per il mercato tipico.
Anche questo, carino, ma niente di particolare. Le cose che trovi in rete parlano spesso in toni esagerati di quello che vai a visitare.
Quella stessa domenica però era anche il giorno dell’annuale festa Pujillay, quando si festeggia la sconfitta degli spagnoli.
Vicino Tarabuco si riunisce tutta la gente dei villaggi vicini e ci sono danze in abiti tradizionali.
Spesso la gente che arriva parla a malapena spagnolo, ma solo quechua.
Abbiamo avuto un po’di problemi a comunicare e a chiedere il significato delle varie cose.
Però, per una volta, il non sapere la lingua ci ha un po’ aiutato.
Andiamo ad ordinare un hamburger.
– “quanto costa?”
– “5 Bs”
– “possiamo mangiare qui?”
– “4 Bs”
– “Ehm… ok”
Andiamo via prima del gran finale, perché non c’erano più pullman, e quindi ci siamo persi forse la parte più bella della festa.
Il giorno dopo ho lasciato Sucre e sono arrivato a Tupiza.
Domani inizia un tour che mi porterà a visitare il Salar de Uyuni.
2 risposte a “Nella capitale”
…E come dice il vecchio detto Inca: “non andare ad uyuni ca ti rumpi li cuyuni!”…Oggi sono poetico
D’oh!