In giro per Montevideo


Abbiamo lasciato Punta del Diablo e ci siamo diretti a Cabo Polonio insieme a Javier. È rimasto con noi mezza giornata e poi è andato via.

Cabo Polonio è un paesino che si è sviluppato dentro un parco naturale. Non arriva la corrente è quindi quasi tutti si adattando con pannelli solari o piccole pale eoliche.

La sera di solito è tutto buio. Non ci sono luci e questo permette di osservare le stelle senza inquinamento luminoso.

Permette? …permetterebbe…

Perché il giorno che siamo arrivati noi era nuvoloso. E lo è stato per tutto il giorno. E la notte.

Niente stelle.

Solo buio e freddo. Tipo inverno in montagna.

L’altra cosa che porta la gente a Cabo Polonio è che sotto il faro si può osservare una comunità di leoni marini.

Con la fortuna che abbiamo in sto viaggio temevamo di non vederne neanche uno perché… Perché buh… Inventate una scusa catastrofica a caso.

Fortunatamente i leoni marini se ne fregano della nostra sfiga ed erano lì appisolati sugli scogli.

Il giorno dopo giro a piedi tra le dune giganti di Cabo Polonio e poi pullman per Montevideo, con tappa intermedia a La Paloma, giusto per dormire.

A Montevideo siamo ospiti di Enzo, un uruguaiano amico di Tox. Questo ci permette di risparmiare un pochetto, che non fa mai male.

Siamo andati in giro per la città in bici, prestateci da Enzo e suo fratello.

Montevideo è una città tranquilla, non c’è tanto traffico (ma è comunque pena di smog e in bici ce lo siamo preso tutti).

La gente è tranquilla e pacifica, non come in Brasile dove bisognava sempre stare all’erta.

Eppure abbiamo assistito ad una rissa di fronte ad un pub. L’alcol abbatte le barriere comunicative e permette alla gente di picchiarsi in tutte le lingue.

Abbiamo anche assistito ad un frontale. Tra due bici. Non pensavo neanche fosse possibile.

La parte più divertente sono stati gli insulti che sono volati dopo lo scontro: abbiamo capito tutto!! Il nostro spagnolo migliora a vista d’occhio.

Ci fermiamo a Montevideo ancora un paio di giorni e dopo prendiamo il traghetto per Buenos Aires.

Ci siamo avvicinando sempre più alla Patagonia!!

 


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