Abbiamo deciso di affittare una macchina e andare in giro nei pressi di Maceió, perché tutti ci hanno detto che le spiagge migliori sono fuori città. Abbiamo consultato vari affittatori di macchine, compresi uno che gestisce un chiosco di un bar e uno che ha attraversato la strada a rischio della vita per venire a proporci le sue auto. Alla fine siamo andati da un affittatore di auto ufficiale.
Ma la giornata non è iniziata bene: il flacone del detersivo non era chiuso bene e un po’di liquido è caduto nel mio zainetto. Bagnando tutto. Ma anche profumando l’ambiente.
Quindi abbiamo perso un po’di tempo per ripulire tutto e poi siamo partiti per la nostra avventura.
Le macchine più diffuse in Brasile sono le Fiat. Noi abbiamo affittato la macchina più economica tra quelle proposte ed era una Fiat Uno, di nome, ma Panda di forma.
È diffusissima anche la Fiat Uno, di forma, ma Mille di nome. Sono un po’ confuso.
Tox è il pilota ufficiale del blog, nonché unico possibile visto che solo lui ha le patenti internazionali.
Ci dirigiamo a nord in mezzo al traffico lento brasiliano. Non hanno fretta neanche in auto, fuori dalla città. In città sono tamarri come in tutte le città del mondo.
Prima tappa Praia de Sereia (spiaggia della sirena) chiamata così perché c’è una statua di sirena sopra gli scogli.
Desolazione e malinconia.
È vero che siamo in bassissima stagione, qui ora è come da noi a maggio, ma siamo circondati da costruzioni fatiscenti. Ci sono solo un altro paio di bagnanti. Niente musica. Niente.
L’oceano è potente. La spiaggia è lunga. Contorno di palme.
Ma desolazione e malinconia.
Beviamo il nostro succo di cocco e ritorniamo in strada, dopo che il barista ci benedice.
Si, è bassa stagione… Poca gente in giro, tutta indaffarata a sistemare le case.
Arriviamo a Paripueira, già sembra meno abbandonato. Un paesino di mare sonnacchioso come quelli pugliesi a maggio.
Qui il mare è più calmo, ci facciamo un bagno. Sabbia finissima in sospensione impedisce di vedersi i piedi. Sono abituato ad un altro tipo di acqua.
Pranziamo a base di pesce fritto e granchio e ci rimettiamo in marcia, sempre direzione nord.
Arriviamo a Barra de Santo Antonio.
Case fatiscenti, povertà, gente oziosa seduta in strada, nugolo di ragazzini che gioca a pallone in spiaggia.
Qui in Brasile chiunque gioca a pallone a qualsiasi ora. Non è uno stereotipo.
Anche qui spiaggia lunga, desolata.
In alta stagione sarà sicuramente diverso, ma così riusciamo a notare come vicino veramente in questo pezzo di Brasile. Con il turismo di massa tutto è nascosto.
Desolazione e malinconia.
Strass facendo buio, solo le 5 del pomeriggio, decidiamo di tornare in città.
Per strada poiché macchine, qualche pullman e un po’ di gente che si fa i chilometri a piedi.
In città delirio. Come in ogni città.
Torniamo alla pousada, ci facciamo una doccia e torniamo al bar del primo giorno per mangiare qualcosa (e scroccare la connessione).
Il cameriere ci riconosce e sorride.
Oggi le chopp costano la metà perché c’è la promozione.
Iniziamo.
10 risposte a “Girando in auto”
Maledetti!!!!
vi leggo ogni giorno, ‘ste chopp devono essere divertenti. Ma almeno è buona la birra?!?
Un abbraccio
Ma che! Sono piu buone quelle in bottiglia. Adesso destinazione Salvador, vediamo lì che cosa offrono. A presto
Torna a casa Tox 😉
Yeah lo puoi scordare !
Grandi!!! Vi seguiamo anche noi 😀 Pamela&Toto
Grazie 🙂 baci e abbracci
4 lé Tox
Sasà, visto che gente a cui può dare fastidio, te lo scrivo nello stesso modo… 5+3 lettere per te…e con le stesse iniziali del partito del tuo amico
Ciao! Questo blog è bellissimo, sembra di essere in viaggio con voi! Un fresco abbraccio dall’inverno, multiplo. Donata e Rino e prole
Ciao Donata! un caldo abbraccio a tutti voi 🙂