/InizioRiassunto PuntataNonTrasmessa
Capodanno a Valparaíso. Cena in ostello, mentre tutti già iniziavano a bere.
Ci uniamo a quelli di prima che bevevano.
La festa si sposta, tutti dall’ostello a casa della proprietaria dell’ostello.
Vista mare.
Fuochi d’artificio in mezzo al mare a mezzanotte, di fronte ad ogni città della costa.
Brindisi, auguri, saluti.
Lasciamo casa, andiamo in strada. Delirio.
Fiume di gente ovunque.
Passiamo a salutare i ragazzi dell’altro ostello.
Beviamo, salutiamo, andiamo.
S’é fatta na certa, torniamo all’ostello a dormire.
Di fronte al nostro ostello c’è una piazzetta.
Gente, tanta gente. Musica.
Musica e gente.
Tutta la notte fino alle 11 del mattino quando é intervenuta la polizia per mandarli a casa.
Francisca intanto medita vendetta contro Bosco, anche se caduta in disgrazia, con l’aiuto del fedele Maur… ah no, questo é un altro riassunto.
Dicevamo… Nessuno é riuscito a chiudere occhio.
Ci alziamo, colazione, andiamo al mare a riprenderci.
Bagno il primo dell’anno, nell’oceano.
Freddo, agitato, figo.
Torniamo all’ostello.
Lasciamo Valparaiso.
/FineRiassunto PuntataNonTrasmessa
Arriviamo a Pucon che ha appena smesso di piovere e riusciamo ad arrivare in ostello prima che riprenda.
In ostello c’è un po’ di mestizia: piove da 3 giorni e non si può fare niente se non aspettare in ostello.
Il giorno dopo piove ancora.
Il giorno dopo esce finalmente il sole, giro in città.
Pucón é località turistica e infatti é pieno di turisti da tutto il mondo, venuti principalmente per scalare il vulcano Villarrica, uno dei più attivi del Cile.
Anche noi scalremo il vulcano.
Il giorno dopo sveglia alle 5.30, ci prepariamo, breve briefing con la guida che ci accompagnerà nella scalata, partiamo per il vulcano.
Primo pezzo in seggiovia.
Scendendo dalla seggiovia Tox rimane incastrato e se ne stava tornando bello bello giù. Momenti di panico, poi spengono la seggiovia e Tox può scendere finalmente.
Poi partiamo con la scalata vera e propria.
Il tempo é stupendo.
Inizia la neve, mettiamo ghette e ramponi.
Saliamo in fila indiana, facciamo una pausa prima di arrivare a metà strada.
Il tempo é stupendo.
Continuiamo a salire, la vetta si avvicina.
Facciamo un’altra pausa.
In cima si vedono delle nuvole.
Aspettiamo.
Le nuvole aumentano, sono anche sopra di noi.
Aspettiamo.
Alcuni gruppi abbandonano ed iniziano a scendere.
Aspettiamo.
Il tempo non migliora.
La nostra guida ci chiede se vogliamo salire comunque.
Vogliamo salire comunque.
Riprendiamo la scalata.
Inizia a fare freddino.
Sembriamo gli unici che continuano a salire.
In realtà in cima c’è altra gente che incontriamo dopo, ma noi siamo l’ultimo gruppo che sale.
Siamo dentro la nuvola.
Siamo arrivati in cima, si sente odore di zolfo.
Indossiamo le maschere.
Ci avviciniamo al cratere.
Quando é bel tempo si vede la lava che zampilla.
Non é bel tempo.
Non si vede niente, neanche avvicinandoci più possibile al bordo.
Siamo arrivati fino a 2870m per vedere la lava, tipo Frodo con l’anello a Mordor.
Lui però é arrivato sul Monte Fato ed é riuscito a compiere la sua impresa.
Noi dopo tutta la strada fatta abbiamo visto solo il bianco della nuvola.
Tristezza e mestizia.
Iniziamo la discesa.
Per salire ci sono volute 4 ore. Abbiamo solo camminato.
Per scendere non camminiamo, almeno fin quando c’è la neve.
Per scendere scivoliamo.
A mo’ di slitta, con un padellino sotto il sedere, scivoliamo giù dalla montagna.
Scivoliamo, ci fermiamo, ci spostiamo cercando un altro punto da dove scendere e riscivoliamo.
Fighissimo.
Finita la neve camminiamo per un ultimo pezzo, fino al furgone.
Torniamo in ostello, un po’ cotti.
Birra gelata per festeggiare l’impresa.
La sera ceniamo insieme agli altri ragazzi dell’ostello che sono saliti insieme a noi sul vulcano.
Due tedeschi, tre israeliani, due italiani. Alla fine si aggiunge un’americana che era da sola.
Gli israeliani, prima di mangiare, hanno fatto un rito per benedire il cibo e per apprestarsi all’arrivo del sabbath.
Finalmente mangiamo.
Mangiamo, beviamo, chiacchieriamo, ridiamo.
Siamo tutti stanchi, andiamo a dormire.
Dopo aver cambiato idea mille volte, al risveglio decidiamo quale é la nostra prossima tappa.
Stiamo andando a Puerto Montt.
Sempre più a sud.
3 risposte a “Alla conquista del vulcano”
GRANDISSIMI!!! 😉
non ti preoccupare per Francisca: ti sto registrando tutte le puntate!!!
notiamo che anche a tox inizia a crescere la barba, ce la fara a raggiungere tan?